1918
10-11 febbraio: d'Annunzio colpisce l'opinione
pubblica con 'La Beffa di Buccari': il siluramento di un piroscafo austriaco nella baia di Buccari, a bordo di tre
Mas, con una trentina di uomini guidati da Costanzo Ciano
Marzo: d'Annunzio assume il comando della I
Squdriglia navale di siluranti aeree e partecipa con Ciano a nuove missioni navali
Maggio-Luglio: d'Annunzio forma la Squadra San Marco
e partecipa ad azioni di attacco e ricognizione, come il bombardamento di Pola
2 agosto: primo tentativo di volo su Vienna
8 agosto: secondo tentativo di volo su Vienna
9 agosto: d'Annunzio raggiunge in volo Vienna,
lanciando sulla capitale nemica 40.000 volantini con un suo testo italiano e altri 350.000 con un testo di Ojetti
in lingua tedesca. In entrambi i messaggi è contenuta una provocatoria esortazione alla resa. L'impresa gli
vale la medaglia d'oro, che viene commutata nella promozione a ufficiale dell'Ordine militare di Savoia
24 ottobre: inizia la grande offensiva lanciata dal
generale Diaz che si concluderà con la la battaglia di Vittorio Vento. Durante le operazioni, d'Annunzio
conduce la sua squadriglia tre volte sul nemico. Le ultime imprese gli valgono la promozione a tenente colonnello
e la medaglia d'oro, consegnatagli personalmente dal Duca d'Aosta
Novembre: fine delle ostilità; d'Annunzio,
nel corso della guerra viene decorato con sei medaglie d'argento, due d'oro, una di bronzo, la Croce di Ufficiale
dell'Ordine Militare di Savoia e tre promozioni per meriti di guerra.Tuttavia, solleva l'opinione pubblica contro
le decisioni prese da Wilson e dagli Alleati alla Conferenza di Parigi, ribadendo l'italianità di Fiume e
della Dalmazia
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