SALARIS CLAUDIA, Alla festa della rivoluzione. Artisti e libertari con D'Annunzio a Fiume,
Bologna, Il Mulino, 2002
Quarta di copertina:
Nel riassetto territoriale seguito alla Grande Guerra, la
città di Fiume era rivendicata tanto dall'Italia quanto dalla Jugoslavia; nelle more delle trattative, un manipolo
eterogeneo di volontari italiani capeggiati da Gabriele D'Annunzio la occupò nel settembre del 1919 e la tenne
fino alla fine del 1920. L'impresa fiumana per molti versi è un episodio precorritore del fascismo; ma essa
coagulò una quantità di esperienze diverse, di ansie di una ribellione, di velleità rivoluzionarie e sotto questo
aspetto fu come un lungo e febbrile carnevale della trasgressione, della provocazione, che si apparenta alle
avanguardie del tempo, ma anche a un momento "insurrezionale" come il Sessantotto.
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