Bibliografia: Inediti e rari

Bibliografia mensilmente aggiornata delle più recenti edizioni di testi dannunziani inediti e rari. Di alcune opere è possibile leggere recensioni, indici e quarte di copertina.

 

La nemica. Il debutto teatrale e altri scritti inediti (1888-1892), a cura di A. ANDREOLI, Milano, Mondadori, 1998.

Quarta di copertina:

Il debutto di D'Annunzio restava fino a oggi avvolto nell'ombra. Le sudate carte del giovane narratore del Piacere e dell'Invincibile (diventerà poi il Trionfo della Morte) appaiono invece ora, recuperate fortunosamente, e rivelano l'altra faccia del "vivere inimitabile" mondano e salottiero. Ecco un d'Annunzio curvo sul tavolo di lavoro, assiduo nelle biblioteche e giudice severo dei propri esiti, che di rado lo appagano. Emerge in primo luogo la precoce inclinazione alle scene: il dramma in prosa La Nemica, abbozzato a Napoli nel 1892, si può finalmente leggere. Il recupero è importante e getta nuova luce sull'esteta che piacque a Hofmannsthal e a Proust, a Musil e a Joyce. Tutta l'opera del giovane D'Annunzio ruota intorno al tema dell'inimicizia. Simboleggiata dalla lotta contro la Chimera, l'ostilità ha avuto il volto perverso di Elena Muti o quello corrotto di Ippolita Sanzio, "nemiche" invincibili che contrastavano eroi dilettanti, affetti da una micidiale "maladie de la volonté". Mentre sta per affacciarsi il Superuomo, D'Annunzio affronta un'ultima nemica: l'Arte impura, contaminata com'è dal mercato e dalla folla. Il primo sipario dannunziano si alza sul décor che fece epoca: "Una vasta camera da studio, arredata con ricerche di lusso e d'eleganza singolari... Nella scelta delle forme e dei colori, in ogni accordo, in ogni contrasto, in tutto si manifesta la particolare sensibilità d'un artefice che professa il disdegno della vita comune". Il D'Annunzio inedito che qui si presenta riserva numerose sorprese consentendoci di penetrare nel segreto della sua fervida officina. Abbiamo così tra le mani l'atto di nascita di Andrea Sperelli, il celebre protagonista del Piacere. Per disegnare il suo bel ami controcorrente, il narratore ha messo in posa un cuore che si confessa (il Journal intime di Amiel) e che si offre cedevole al torbido triangolo della vicenda. Inaspettato, affiora anche il diario che prepara il Trionfo della Morte.


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