Bibliografia

Aggiornata bibliografia di studi dannunziani dedicati alla vita del Poeta. Le recensioni non intendono esprimere giudizi di valore critico, ma aiutare gli studiosi nelle attività di ricerca

 

GIANNANTONI MARIO, La vita di Gabriele d'Annunzio, Milano, Mondadori, 1933.

Indice del volume:

Nascita e battesimo pp. 1-4.

La famiglia - La casa pp. 5-23.

La felice infanzia pp. 24-35.

Gli anni di "clausura" al Cicognini di Prato pp. 36-77.

La giovinezza "operosa e gaudiosa a Roma" pp. 78-135.

A Napoli e in terra d'Abruzzi pp. 136-166.

A Settignano di desiderio pp. 167-260.

L'esilio il Francia pp. 261- 328.

Ritorno in Patria nel maggio radioso pp. 329-344.

L'Eroe pp. 345- 497.

Il Comandante pp. 498-545

Il Solitario del Vittoriale pp. 546-580.

 

Contenuti:

Biografia mitizzante, desunta da precedenti biografie in volume e rivista (E. AMICUCCI, Piccolo mondo dannunziano, Roma 1914; T. FRACASSINI, Gabriele d'Annunzio convittore, Firenze 1916; F. DE TITTA, Il primo editore di Gabriele d'Annunzio, "Tirso", novembre 1906; F. BOFFI, G. d'Annunzio a Prato, "La Lettura" 1 maggio 1922; C. ANTONA TRAVERSI, Eleonora Duse 1926); da studi critici dell'intera opera dannunziana o profili in rivista (V. MORELLO, I moderni d'Italia: Gabriele d'Annunzio, Roma 1910 ; A. PIGEON, Gabriel d'Annunzio poète et romancier italien in "Revue Hebdomadaire", XIII, 24 juin 1893); da testimonianze di contemporanei (U. OJETTI, Cose viste, Treves 1926; E. SCARFOGLIO, Il libro di don Chisciotte, Roma 1885; M. MOSSO, Le prime lettere di Gabriele d'Annunzio al suo editore, "L'illustrazione italiana", 6-5-1923); e dalle pagine ipoteticamente autobiografiche delle Faville del maglio, del Notturno, dei discorsi politici, degli articoli di d'Annunzio e su d'Annunzio, indipendentemente dalla trasfigurazione letteraria contenuta in questi materiali. Più che una biografia l'opera esegue un acritico encomio di d'Annunzio dalla giovinezza alle imprese belliche, presentate come prefigurazione del fascismo. Infatti, le notizie sono imprecise, non verificate e non vi è cenno alle vicende sentimentali (neanche il matrimonio) e finanziarie. I rapporti con Benito Mussolini sono ridotti ad una vicendevole esaltazione entusiastica e viene totalmente trascurata l'opera letteraria, che il biografo cita sporadicamente in ordine cronologico.

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