Articoli su Gabriele d'Annunzio
pubblicati nel 2004
ANGELO R. PUPINO, L'artista del dilettantismo (come
Croce leggeva d'Annunzio): Ripercorrendo gli studi che Croce dedicò a D'Annunzio, l'autore ne evidenzia la
sostanziale coerenza che non modificò mai il primo giudizio di 'dilettantismo'. STRUMENTI CRITICI, Anno 2004 - N°1
- Pag. 95-120
ALDO PUTIGNANO, "Alcyone": il poema di Ermione:
Elaborata all'incirca tra il 1899 e il 1903 - anni in cui D'Annunzio viveva la sua storia d'amore con Eleonora
Duse -, "Alcyone" è un'opera in cui appare come protagonista Ermione. Il nome, al di là dei richiami colti (in
quanto coincidente con il nome della figlia di Elena e Menelao e presente in "The Winter's tale" di Shakespeare),
rappresenta soltanto un suono, costituisce l'ultima trasfigurazione del nome della stessa Duse. Ma in "Alcyone"
Ermione finisce progressivamente per assumere una sua propria identità, ormai lontana dalla sua originale
ispiratrice reale e in tale direzione il saggio prosegue nell'esaminare le trasfigurazioni della donna amata nei
vari punti dell'opera. CRITICA LETTERARIA, Anno 2004 - N°1 - Pag. 97-132
ALESSANDRO GAUDIO, La macchina e il fantasma. Lo stile
al bivio della significazione nell'ultimo romanzo di Gabriele d'Annunzio Il saggio prende in esame il
romanzo dannunziano "Forse che sì forse che no" (1910) e ne mette in luce le peculiarità linguistiche e tematiche
che fanno dell'opera un importante punto di svolta nella produzione del Pescarese. In particolare, viene
rintracciata l'influenza che su "Forse che sì forse che no" ebbero gli scritti di Mario Morasso. CRITICA
LETTERARIA, Anno 2004 - N°2 - Pag. 211-249
MONICA GIACHINO, Il poeta-vate e il sindaco-poeta:
D'Annunzio e Riccardo Selvatico L'articolo si sofferma sull'incontro di D'Annunzio con Venezia, esperienza
da cui il poeta trasse forti suggestioni. La permanenza nella città lagunare, sul finire del '94, consentì al
D'Annunzio di fare la conoscenza di Riccardo Selvatico, letterato, commediografo e sindaco di Venezia dal '90 al
'95, nonché padre fondatore dell'Esposizione d'Arte Contemporanea. Probabile conseguenza di tale frequentazione,
nacque il discorso "L'Allegoria dell'Autunno" che il poeta pronunciò in occasione della chiusura dell'edizione
inaugurale dell'Esposizione. CRITICA LETTERARIA, Anno 2004 - N°2 - Pag. 251-260
MIRKO MENNA, Traduzioni in latino delle "Elegie Romane"
di Gabriele D'Annunzio La traduzione delle "Elegie Romane" di D'Annunzio consente all'autore del saggio di
mettere a confronto l'opera di De Titta e di Tenneroni, entrambi misuratisi con l'opera del Pescarese. CRITICA
LETTERARIA, Anno 2004 - N°4 - Pag. 759-788
GIORGIO BURRINI, Le pitture del "Piacere". Note e
riflessioni in margine alla lettura del "Piacere" di D'Annunzio La necessità di 'saper vedere' cogliendo
nel flusso delle percezioni i 'quadri della Vita' è alla base della riflessione di Giorgio Burrini in margine alla
lettura del dannunziano "Il piacere" di cui, mediante una puntuale esibizione di significativi brani, vengono
messi in evidenza alcuni basilari presupposti ideologici, quali il valore dell'arte e il senso della bellezza,
nonché le peculiarità stilistico-narrative della impareggiabile scrittura 'pittorica' del D'Annunzio. IL LETTORE
DI PROVINCIA, Anno 2004 - N°119-120 - Pag. 37-42
THOMAS E. PETERSON, Schismogenesis and national
Character: The D'Annunzio-Mussolini Correspondence Sullo sfondo del primo dopoguerra, dominato dalle
tensioni sociali e dalla diffusa insoddisfazione per la cosiddetta 'vittoria mutilata', si stagliano i profili di
due indubbi protagonisti del 'ventennio', il duce del fascismo e il poema-vate, artefice dell'impresa di Fiume.
L'ombra del conflitto grava sul loro rapporto, a tratti caratterizzato dalla convergenza di vedute e di intenti.
La quasi ventennale testimonianza del carteggio ne lascia nitidamente affiorare luci e ombre. ITALICA, Anno 2004 -
N°1 - Pag. 44-64
PIERO PIERI, "La fiaccola sotto il moggio" in
Corazzini, Moretti, Palazzeschi e Govoni. La sorprendente alleanza crepuscolare di D'Annunzio Si mette qui
in relazione il D'Annunzio de "La Fiaccola sotto il moggio" con i più noti poeti crepuscolari (Corazzino,
Palazzeschi, Moretti, Govoni). Il principio guida dell'analisi è l'inserimento dei testi in una sorta di
circolarità dialogante, che li distribuisce uno come il proseguimento dell'altro. La 'memoria letteraria' e la
'temporalità' dei testi sono i due concetti chiave, attorno ai quali viene costruita l'analisi critica, esercitata
con ricchezza di riferimenti e di riflessioni. POETICHE, Anno 2004 - N°2 - Pag. 145-236
FRANCO DI TIZIO, D'Annunzio e il figlio Gabriellino
(Carteggio inedito 1925 - 1927) Sono pubblicate, in questa sede, alcune lettere inedite (risalenti agli
anni 1925 - 1927) tra Gabriele d'Annunzio e suo figlio Gabriellino. Dal carteggio emerge un contrastato, ma
profondo, rapporto tra i due protagonisti, costruitosi tra alterne vicende che videro la precaria carriera
professionali di Gabriellino intervallarsi ai suoi tormentati stati di salute fisica. RASSEGNA DANNUNZIANA, Anno
2004 - N°45 - Pag. 3 - 24
EURIALO DE MICHELIS, Dante nella letteratura del
Novecento: Pascoli, D'Annunzio, i vociani Il saggio ripropone una relazione di Eurialo De Michelis
(tenutasi nell'anno 1977 al Convegno di studi promosso dalla Casa di Dante in Roma) in cui si analizzano gli
influssi tra Dante ed alcuni dei grandi autori del Novecento, come Pascoli, D'Annunzio ed i vociani. RASSEGNA
DANNUNZIANA, Anno 2004 - N°45 - Pag. 25 - 38
GIORGIO BÁRBERI SQUAROTTI, Gabriele d'Annunzio tra
Italia e Inghilterra È pubblicata in questa sede la prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti al volume di
John Woodhouse "Gabriele d'Annunzio tra Italia e Inghilterra" (Ediars, 2004), in cui l'autore sottolinea
l'acutezza di spirito critico dello studioso dannunziano. RASSEGNA DANNUNZIANA, Anno 2004 - N°45 - Pag. 55.
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