ANDREOLI ANNAMARIA, Il vivere inimitabile. Vita di Gabriele D'Annunzio, Milano, Mondadori,
2000.
Indice del volume:
Il bambino prodigio (1863 - 1874)
Primi segni dell'alta sorte: descrizione della
famiglia d'Annunzio e rapporti dei familiari con Gabriele.
L'infanzia abruzzese: rapporti con parenti,
insegnanti e amici abruzzesi.
Gli anni del collegio (1874 -1881)
Lo sgobbo cicognino: vita collegiale, didattica e
avventure (1874-78)
Femmine e Muse: ritorno in Abruzzo, primi amori,
letture, Ode a Umberto I (1978)
La nascita di un nuovo poeta: edizione di Primo
vere, rapporti intellettuali e personali con Chiarini e Carducci ricostruiti attraverso le lettere.
Il cenacolo di Francavilla: Pregevole ricostruzione
del sodalizio artistico con Michetti, Tosti, Barbarella e De Cecco risalente all'estate del 1880, col ricorso di
carteggi e ricordi. Si sottolineano i rapporti intellettuali che legano d'Annunzio al complementarismo artistico
del conterraneo Michetti.
Il morto che parla: falsa notizia della caduta da
cavallo, sviluppo dei rapporti intellettuali con Chiarini e Nencioni ricostruiti attraverso la corrispondenza.
La prima musa: amore per Elda Zucconi ricostruito
attraverso le lettere.
Roma amor (1881-1891)
Lo studente mancato: esperienza universitaria
mutuata dai ricordi.
I primi passi nella capitale: esordio in società e
nel giornalismo romano ricostruito attraverso lettere e testimonianze di contemporanei; viaggio in Sardegna.
L'addio a Elda-Lalla: rottura con la Zucconi
ricostruito attraverso la corrispondeza.
Il matrimonio: rapporti con la famiglia Gallese,
scandali e litigi, secondo testimonianze di contemporanei.
La miserabile fatica quotidiana: Intermezzo di
rime e attività giornalistica analizzata negli aspetti mondani, estetici e sociologici.
Alla ricerca di una Musa: rapporto con Olga Ossani.
San Sebastiano: Barbara Leoni e Isaotta
Guttadauro, esame del gusto maturato attraverso rapporti intellettuali e letture.
La "trasposizione tragica": elaborazione del Piacere,
trasfigurazione della Leoni, rielaborazione dei materiali giornalistici, individuazione delle fonti e delle
intenzioni culturali sottese, con piena integrazione del piano storico-culturale e di quello
psicologico-biografico per la genesi del romanzo.
Nell'eremo di San Vito Chietino: descrizione del
sostrato culturale del Piacere e legame psicologico con la vita dell'autore. Esame approfondito del
rapporto con la Leoni nell'eremo di San Vito e successiva rielaborazione nell'Invincibile, attraverso il
carteggio con l'amante.
L'inerzia forzata: descrizione del servizio militare
dannunziano e della relazione con la Leoni attraverso il carteggio; genesi del Giovanni Episcopo.
Da Napoli a Settignano (1891-1898)
Delitti e castighi: elaborazione
dell'Innocente ricostruito nel sostrato culturale attraverso l'individuazione delle fonti russe e in quello
psicologico, attraverso il carteggio con la Leoni.
Il tramonto di Barbara: rottura con Barbara Leoni
rievocata attraverso il carteggio.
Il soggiorno napoletano: amore per Maria Gravina e
debiti documentati da carteggi inediti con la Leoni, con Michetti (un centinaio di lettere) e con Masciantonio
(quasi trecento lettere); scoperta di Nietzsche.
Alla conquista dell'Europa: esame della critica
giornalistica di d'Annunzio con rapporti e giudizi sulla letteratura italiana e straniera, con l'ausilio degli
articoli napoletani; diffusione della sua fama all'estero; vicende editoriali del Trionfo della
morte.
Fra Napoli e Roma: risoluzione dei debiti napoletani
e trasferimento a Roma con la Gravina.
Un frammento di vita: elaborazione del Trionfo
della morte, influenze culturali, intenti, giudizi di d'Annunzio sul romanzo attraverso i carteggi.
L'epifania di Venezia: narrazione del viaggio
compiuto con Angelo Conti e con Georges Hérelle nel 1894, basata prevalentemente sulla testimonianza di
quest'ultimo.
Il nuovo Rinascimento: genesi delle Vergini delle
rocce, relazione col "Convito" e con Maurice Barrès.
Verso l'Ellade: Rapporto con Giovanni Pascoli
attraverso documenti personali; viaggio in Grecia: ellenismo e influenze letterarie rielaborate in
Maia.
La divina Eleonora: descrizione del rapporto con
Eleonora Duse attraverso documenti privati e testimonianze di contemporanei.
Per la moltitudine: dibattito sui plagi, analisi
tecnica del plagiarismo dannunziano.
Teatro e Parlamento: relazioni intellettuali alla
base delle prime prove teatrali in Francia; analisi sociologica delle mosse pubblicitarie alla base della
rielaborazione di Canto novo, dell'esperienza teatrale e di quella elettorale.
Come un signore del Rinascimento (1898-1910)
Nell'invernale Parigi chimerica: esperienza parigina
per la prima della Ville morte analizzata attraverso documenti e pareri di d'Annunzio.
La Capponcina: estinzione del rapporto con Maria
Gravina; convivenza con la Duse; viaggio in Egitto.
Il canto perpetuo: genesi delle Laudi e del
Fuoco, esame degli aspetti autobiografici.
Il fratello maggiore e minore: rapporti con Pascoli
attraverso memorie e documenti privati.
Estetizzazione della politica: teorie politica
estetizzante; viaggio a Vienna.
Capolavori di falso-antico: passione di d'Annunzio
per gli studi filologici, alimentata da frequentazioni erudite con esperti quali Francesco Novati e Corrado Ricci,
alla base della Francesca da Rimini.
La grande estate fra Luni e Populonia: genesi del
progetto delle Laudi, studi filologici, giudizi di d'Annunzio su sé stesso e scambio epistolare con gli
editori.
Le patrie ideali: influenze culturali delle
Laudi e della Figlia Iorio.
Incurabili incuranze: Rapporto con Alessandra di
Rudinì; problemi finanziari.
Tutto è sempre parossismo: estate versiliana con la
Rudinì testimoniata dai figli; rapporto con Umberto Saba attraverso la memoria di questo; interessi musicali di
d'Annunzio.
Il dèmone meridiano: amore per Giuseppina Mancini
attraverso le lettere ed estinzione del rapporto con la Rudinì.
L'automobile e l'aereo: mito del progresso
superomistico; rapporto con Ildebrando Pizzetti; successo della Nave.
La catastrofe: passione per motori e aerei;
elaborazione del Forse che sì forse che no; catastrofe finanziaria.
Cinque anni di esilio (1910-1915)
Verso la Landa: arrivo in Francia.
La "parlure délitable": elaborazione del Martyre
de Saint Sébastien; rapporti con Ida Rubistein e Claude Debussy.
La sirena del Passato: asta della Capponcina.
La grande linea: scambio epistolare con Albertini
per salvare il patrimonio librario della Capponcina; genesi Faville del Maglio.
L'estetica del movimento: svaghi sportivi e debiti
francesi.
La mia guerra (1915-1921)
La vita leggera: Ultimi mesi a Parigi, descrizione
della città in guerra attraverso articoli e memorie; le Faville del maglio; filo-interventismo.
Il battesimo del Fuoco: ricostruzione del sentimento
bellico dannunziano attraverso il carteggio con Luigi Albertini.
Le tenebre musicali: imprese di guerra e Notturno.
Il baleno delle truci immagini: imprese
aeree.
Lo scoppio della pace: volo su Vienna.
O Fiume o morte: la 'vittoria mutilata' attraverso
discorsi, articoli e lettere; organizzazione della marcia su Fiume analizzata sia dal lato ufficiale e
documentaristico che da quello intimistico.
La città di Vita: Conquista di Fiume; convivenza con
Luisa Baccara.
La carta del Carnaro: descrizione della Carta del
Carnaro e caduta di Fiume.
La cittadella del principe (1921-1938):
Il Palladio del Garda: d'Annunzio si rinchiude al
Vittoriale e non riesce a contrastare Benito Mussolini; lettere e articoli di quei mesi.
Il Vittoriale degli Italiani: restrutturazione del
Vittoriale.
Parole e pietre: lo stile dell'ultima dimora
dannunziana.
La donna è una scienza: relazioni al Vittoriale
attraverso memorie; rapporto con la Baccara nell'epistolario.
L'ultima creazione: dibattito col Duce sull'alleanza
italo-tedesca; la morte di d'Annunzio.
Contenuti:
Biografia scientifica, che documenta in modo puntuale gli
eventi, sfatando leggende e pettegolezzi, facendo ricorso alle opere e agli scritti giornalistici di d'Annunzio, a
numerosi carteggi, a diari e documenti privati e alle precedenti biografie. L'autrice
si è servita di un'ingente quantità di documenti, custoditi soprattutto presso la Biblioteca Nazionale di Roma e
presso gli archivi del Vittoriale; si pensi alla Collezione Gentili (40.000 carte prevalentemente inedite, fatte
acquistare dal Ministero per i Beni Culturali nel 1997), alla Collezione Gerra e Guabello, ai carteggi con
Francesco Paolo d'Annunzio, Sarah Bernhardt, Pascal Getzel, Antonio Gargano, Benigno Palmerio, Ester Pizzuti,
Eleonora Duse, Annibale Tenneroni, Giuseppina Mancini, Luisa Casati Stampa, Olga Levi Brunner, Luisa e Jolanda
Baccara, Amélie Mazoyer, Letizia de Felici, Luigi Albertini, Emilio e Giuseppe Treves, Arnoldo Mondadori, gli
Agnelli, ecc. che completano talvolta alcune già note raccolte epistolari grazie a importanti inediti. Fra questi,
interessanti sono soprattutto un manipolo di lettere del carteggio con Barbara Leoni, un centinaio di quello con
Michetti e quasi trecento dello scambio epistolare con Pasquale Masciantonio. Pregevole
aspetto di questa biografia risiede nell'imparzialità dell'autrice verso l'uomo d'Annunzio, i suoi comportamenti,
il suo valore letterario e politico. L'Andreoli, infatti, si astiene dal censurare particolari scabrosi e
scandalistici e, diversamente dai biografi precedenti, lascia sempre il giudizio al lettore. La studiosa riesce ad
articolare, con completezza e attendibilità, la figura del dandy, del poeta e del patriota in maniera innovativa,
sia rispetto alla idealizzazione dell'autobiografismo dannunziano e delle prime ricostruzioni biografiche, sia
rispetto alle più recenti biografie, colpevoli di aver privilegiato la veste ufficiale dell'autore. La biografia
dell'Andreoli si distingue dalle precedenti per l'uso sapiente dei documenti e delle testimonianze private,
accuratamente selezionate con l'intento di restituire un profilo storico dell'autore che attraversi
sincronicamente il personaggio pubblico e l'uomo privato, analizzando la complementarità delle relazioni
volontarie e preterintenzionali. L'Andreoli non rinuncia a collocare d'Annunzio nella cultura dell'epoca,
esaminando le relazioni storiche, letterarie, critiche e sociologiche, ma riesce a individuare l'equilibrio
effettivo fra vita, cultura e letteratura concentrandosi sull'uomo. Le suggestioni culturali del Poeta, dopo esser
state osservate nell'orizzonte dei rapporti intellettuali e sociologici, sono ricondotte ai giudizi e alle
opinioni da lui espresse in privato, con l'intento di individuare l'opinione che l'autore ebbe degli eventi
contemporanei, delle opere proprie e altrui. Per quanto riguarda la produzione letteraria, l'analisi dell'opera
dannunziana, condotta con profondità e precisione sulla base delle letture, delle frequentazioni, delle
suggestioni e delle fonti, viene costantemente riallacciata alla psicologia e all'intimità di d'Annunzio, eludendo
il rischio di una contaminazione dell'indagine biografica con informazioni più pertinenti al settore critico. Per
questo la biografa tiene presenti le stesure manoscritte, osservando, oltre all'andamento compositivo, il trapasso
degli eventi dalla vita al testo.
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